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Ce n'è uno in particolare?
"Faccio una premessa: gli interisti sono tutti forti, fortissimi, ma se me ne chiede uno le dico Barella. Parliamo di un ragazzo che vuole vincere ogni partitella, che ha una personalità trainante e un senso assoluto del sacrificio. Scelgo lui perché è il più forte, il più importante. Vedo in Nicolò l'uomo spogliatoio. Il leader emotivo del gruppo".
Chi l'ha sorpresa di più in questo precampionato?
"Bisseck. So che l'Inter sta cercando un mancino, ma l'anno scorso lui ha giocato anche da braccetto sinistro. Ecco, magari la palla non uscirà benissimo perché non è il suo piede, ma vedo in lui grandi potenzialità. E poi parliamo chiaro, è enorme. L'Atalanta acquista i centrali partendo dal metro e 90 in su. Averne uno così è decisivo. Per me quest'anno avrà più spazio".
Chiudiamo con Taremi: ha stregato anche lei?
"Sì, è intelligente e rapido. In più, segna sempre. Ci faccia caso: non eccelle in nessun fondamentale, ma sa fare tutto. Contro il Las Palmas ha conquistato un gran rigore e si è fatto trovare in area in occasione del gol. Peccato per l'infortunio, ma resta davvero un grande acquisto".
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