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Bergomi: “Inter, fai bene a puntare sui colossi. Se la rosa restasse questa…”

Approfondimento di Giuseppe Bergomi sulle colonne della Gazzetta dello Sport nella rubrica “Dillo a lo Zio”. Un’analisi lucida e completa sullo scenario di mercato nerazzurro. Un plauso – da parte dell’ex capitano nerazzurro – rivolto...

Giovanni Montopoli

Approfondimento di Giuseppe Bergomi sulle colonne della Gazzetta dello Sport nella rubrica “Dillo a lo Zio”. Un’analisi lucida e completa sullo scenario di mercato nerazzurro. Un plauso – da parte dell’ex capitano nerazzurro – rivolto all’operato di Ausilio (in combinazione con Roberto Mancini): “Fa bene l’Inter a puntare su giocatori di grande forza fisica. Professionisti come Miranda, Murillo e Kondogbia possono imporsi nel nostro campionato, mentre Zukanovic ha già convinto. Sostengo da anni che nel nostro campionato l’impatto muscolare scava la differenza ancor più che altrove. Un motivo in più per puntare sull’acquisto di Imbula. […] La squadra che Mancini sta costruendo è coerente con la sua storia in panchina. La prima Inter di Roberto schierava colossi come Ibra, Cruz, Vieira, Materazzi, e altri compagni più bassi ma di non minor forza, alla Stankovic. E molto fisico era il suo City, anche se negli occhi rimaneva la tecnica dei talenti. C’erano i muscoli di Balotelli, Dzeko, Yaya Touré. Poi, è vero, la cifra tecnica di quella squadra, la presenza di gente come Tevez, Aguero e soprattutto Silva consiglia di non azzardare paragoni con l’Inter in cantiere. Non suoni come una bocciatura, al contrario. Dobbiamo ancora capire quali cessioni verranno realizzate; ma se la squadra restasse questa – con Guarin, Hernanes, Kovacic – Mancini avrebbe a disposizione una rosa incredibile. Capace da subito di infastidire la Juve – un’altra squadra molto fisica – e di lottare per lo scudetto. […] Questa Inter potrebbe far bene in Europa, anche se lì ti vai a scontrare con squadre altrettanto fisiche. Delle grandissime, la meno muscolare è il Barcellona, ma è chiaro che stiamo parlando di un’eccezione. Certo, per il salto di qualità in Europa il fisico non basta. Serve la tecnica, e non a caso l’acquisto nerazzurro che più mi convince è Kondogbia: un marcantonio di 1 metro e 88 dai piedi gentili”