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Tra le pagine dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l'ex difensore dell'Inter Beppe Bergomi ha provato a leggere tatticamente il derby di domenica sera, soprattutto dalla parte nerazzurra: "Fondamentale affrontare il derby con equilibrio dal punto di vista tattico. Luciano Spalletti dovrà essere bravo ad alternare la pressione offensiva con i momenti di gestione della partita senza palla abbassandosi sotto la linea della stessa. La rosa dell’Inter garantisce più fisicità rispetto a quella del Milan e offre una serie di alternative decisamente più lunga. Spalletti, se partirà con Politano titolare, potrà contare su Candreva dalla panchina. E poi su Lautaro Martinez e Borja Valero. Soluzioni supplementari che gli consentiranno di mutare l’andamento della serata. Questi non sono più dettagli, nel calcio contemporaneo le partite si vincono spesso con i cambi. I nerazzurri, per infastidire il Milan, dovranno aumentare la velocità del gioco, far correre più rapidamente la palla, alzare i terzini a rotazione all’altezza dei centrocampisti e sfruttare gli inserimenti di Nainggolan e Gagliardini o Vecino, a seconda di chi giocherà. È questo il passo avanti che ancora manca alla squadra di Spalletti: la velocità di esecuzione, l’uscita palla al piede fin dalla difesa.
L’ultimo derby, giocato il 4 aprile scorso e finito 0-0, deve essere il punto di riferimento per l’Inter. In quella gara i nerazzurri avrebbero meritato. E la stessa gara andrà riproposta domenica sera se vorranno vincere. Il Milan ha solitamente un calo fisico nel finale delle gare. L’Inter dovrà essere brava a sfruttare anche questo aspetto. La squadra di Spalletti può contare su una fisicità maggiore, che le consentirà di sfruttare anche la parte finale del derby. E gli uno-contro-uno, soprattutto di Perisic, potranno diventare determinanti sullo svolgimento dell’incontro. Il croato, se sarà nella versione del vero Ivan, potrà dare strappi e allunghi anche verso il novantesimo, mettendo in difficoltà il terzino destro di turno. Di Icardi sappiamo già tutto, la sua pericolosità dentro l’area è nota.
Ecco perché saranno i movimenti dei compagni ad accompagnare l’azione ad arricchire le proposte di Spalletti. Nainggolan dal centro, magari Politano che dalla destra può accentrarsi e calciare anche con il sinistro (giocatore imprevedibile, è la sua forza), più le incursioni di Gagliardini o Vecino (se ci sarà). Ritengo poi Candreva un giocatore di primissima fascia, quasi un uomo-derby. Sono un suo sostenitore: sembrava dovesse lasciare Milano in estate, ora, se si pensa al suo apporto dato finora, pensiamo a quanto avrebbe perso l’Inter con la sua cessione. In fase di non possesso palla i nerazzurri dovranno lavorare molto sulle linee di passaggio per evitare i rifornimenti soprattutto a Suso, la mente della squadra di Gattuso. Qualcosa per forza si dovrà concedere comunque, è la logica che lo suggerisce. Higuain uscirà spesso dall’area per poi ributtarsi dentro con forza. Attenzione massima quindi ai raddoppi, con Gagliardini che, se dovesse giocare al posto di Vecino, garantirà più aggressività in fase di recupero del pallone. E non credo che Gattuso penserà a una mossa particolare per limitare Brozovic. L’Inter dovrà far stancare il Milan, pressarlo al momento giusto e saggiamente aspettarlo con una difesa di posizione, che funzioni da muro respingente. E poi azionare la palla ad altissima velocità", conclude Bergomi.
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