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Bergomi: “Italia-Belgio? La vedo così. Balotelli? All’Inter un predestinato, non capisco”

Dario Di Noi

Lo "Zio" Beppe Bergomi ha fiducia nell'Italia di Antonio Conte. Così ha raccontato il suo ottimismo, commentando poi l'assenza di Mario Balotelli

Alla vigilia di Italia-Belgio, primo impegno della nazionale azzurra ad Euro 2016, un ex gloria del calcio italiano e dell’Inter, lo “Zio” Beppe Bergomi, ha raccontato la sua fiducia nel team del CT Conte a Metro News: "Belgio strafavorito? Io non la vedo per niente così. Di sicuro è una squadra che ha molti talenti, ma l’ho vista giocare e mi sembra che non sia poi così irresistibile. Lo dico sempre, nel calcio non bastano i nomi,  bisogna giocare bene. Inoltre dietro non mi sembrano così granitici, anzi. Mi spingo a dire che il Belgio è una squadra incompiuta. Non facciamoci incantare dai personaggi"

Però pure l’Italia non sembra una squadra “monstre”

"Beh, a me non sembra così male. Partiamo dalla difesa. Non credo che ci siano moltissime squadre che possano vantare un pacchetto difensivo di questo livello. In porta Buffon è Buffon e poi il blocco juventino è davvero unico e tostissimo".

Però quasi sempre le partite si vincono a centrocampo e lì non stiamo benissimo...

"Conte ha dovuto fare a meno di due pilastri come Marchisio e Verratti, e ha optato quindi per un centrocampo di corsa. Con Parolo e Candreva non abbiamo però solo corsa, ma anche qualità. Io vedrei bene De Rossi davanti alla difesa per fare ripartire l’azione, c’è anche Bonucci con i piedi buoni, ma credo che Conte sceglierà Thiago Motta".

A proposito di Conte, il fatto che se ne andrà potrebbe creare problemi psicologici?

"Solo in Italia si ragiona così. No, non credo, e anzi penso che la sua intenzione sia di lasciare la panchina azzurra con un grande risultato. Conoscendolo..."

Parliamo invece dell’attacco, orfano di Balotelli...

"Ai tempi dell’Inter, era il 2010 e lui aveva appena vent’anni, per me era un predestinato. Fortissimo. Penso ancora che sia fortissimo, ma non so cosa gli sia successo. Mi spiace molto, perchè con lui avremmo avuto davvero una punta di diamante. Con questo non voglio sminuire gli altri attaccanti azzurri, è che ci avrebbe fatto comodo. Ma vedo bene Insigne, e anche Zaza e Pellè che oltre alla tecnica ci possono mettere anche il fisico. Se passiamo il girone sono convinto che ne vedremo delle belle e ci divertiremo".

(metronews)