L'ex difensore e capitano dell'Inter sponsorizza la candidatura di Chiellini per il ruolo di team manager della Nazionale
Giuseppe Bergomi, ex difensore e capitano dell'Inter, in un'intervista concessa a Tuttosport ha parlato di Nazionale a un anno dall'Europeo che si terrà in Germania: "Innanzitutto dobbiamo qualificarci, ma sarebbe incredibile non riuscirci, poi le aspettative saranno quelle di fare un grande torneo. Io continuo a pensare che abbiamo una buona Nazionale in assoluto: magari manca qualcosa in alcuni ruoli ma, in altri, abbiamo abbondanza di giocatori bravi".
L'Italia cerca un club manager che prenda il posto occupato da Gigi Riva nel 2006 e da Gianluca Vialli agli ultimi Europei: Giorgio Chiellini può essere l'uomo giusto per raccogliere un'eredità tanto pesante?
"Ci sono calciatori che, pur giocando in una squadra, incarnano lo spirito della nazione. E, se penso a Giorgio, vedo la persona giusta. Conoscendolo, può essere la figura ideale perché esprime valori importanti, conosce Mancini, è in empatia con lui e sa cosa vuol dire indossare quella maglia. In più ha smesso da poco e quindi conosce le dinamiche dello spogliatoio, i ragazzi che lo popolano, può dire sempre la parola giusta: l'ha fatto da calciatore e lo potrebbe sicuramente fare da dirigente".
L'Italia è reduce dal 3° posto in Nations: cosa ci lascia di buono la campagna olandese?
"Il fatto di aver rivisto dopo la seconda partita il Mancini "cazzuto", l'allenatore visionario e che si arrabbia dopo una domanda. Quando lui è stato così, ci ha portato a vincere. In più la Nations ha confermato che va scelto un sistema di gioco, nel caso della Nazionale il 4-3-3 mi sembra quello più funzionale, e poi fare su questo degli aggiustamenti. Ma soprattutto, come ho detto, bisogna ripartire dallo spirito mostrato dall'allenatore dopo la vittoria sull'Olanda: lì ho rivisto il Mancini che mi piace tanto".