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Bergomi: “La Cina nel calcio italiano? Un po’ mi spiace. Quando giocavo…”

Giuseppe Bergomi, ha detto la sua, tramite le pagine della Gazzetta dello Sport, sull'ingresso dei cinesi nel calcio italiano

Riccardo Fusato

Giuseppe Bergomi, ha detto la sua, tramite le pagine della Gazzetta dello Sport, sull'ingresso dei cinesi nel calcio italiano: "La Cina che entra nel calcio italiano non mi sorprende. Giro il mondo, so come va in generale e nello specifico in questo settore. Non sono stupito, quindi, ma nostalgico sì. Quando ripenso allo scudetto del Torino del 1976, per esempio, ricordo un calcio polveroso che mi emoziona ancora. Ammetto di essere legato all’idea delle squadre italiane in mano a proprietari italiani. Allo stesso tempo, però, mi rendo conto che bisogna guardare avanti. Discorso che vale anche per l’Inter, già adesso nelle mani di un investitore straniero.Quando giocavo, la Cina era soltanto una terra di fine carriera per quei calciatori che volevano chiudere con il calcio guadagnando cifre consistenti. Ora invece vanno a giocare calciatori ancora nel pieno della loro attività e soprattutto arrivano in Europa da investitori. Anche se credo che non raggiungeranno mai il livello del calcio europeo: qui la tradizione resterà sempre l’aspetto inarrivabile."

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