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Oggi il ruolo del capitano è cambiato?
—«Secondo me no. Un capitano deve attrarre a sé le persone, e per riuscirci deve essere credibile. Ora i giovani vogliono tutto e subito: per questo c’è bisogno di carisma. E non c’è bisogno della fascia per dimostrarlo: penso a Simeone, un leader nell’Inter di capitan Zanetti».
E nell’Inter di adesso, che capitano è Lautaro?
—«Un capitano, prima ancora un calciatore, che è cresciuto tantissimo. Prima, nei momenti di buio, quando cioè non segnava, si intristiva e non era neanche utile alla squadra. Dall’anno scorso invece è fondamentale pure quando non fa gol, proprio perché aiuta la squadra in maniera diversa, con una corsa, una sponda, un assist in più. Mi sembra poi una persona positiva. Certo, ha questo sguardo truce che io non avevo, ma è il capitano perfetto per questa squadra. Un altro che potrebbe diventare capitano-simbolo è Barella».
(SportWeek)
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