Beppe Bergomi, ex capitano dell'Inter, è intervenuto negli studi di Sky Sport e ha commentato così la vittoria di ieri dei nerazzurri contro il Feyenoord: "La cosa che si deve migliorare è quella qualità di gioco e quel palleggio che prima riusciva di più. Ormai in Italia le rotazioni dell'Inter le assorbono bene, non vanno più uomo su uomo: è più difficile uscire, devi avere tutti che stanno bene e soprattutto l'uso delle punte, che diventano fondamentale.


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Bergomi: “Inzaghi, che lavoro! Inter non fa mercato e lui è l’unico che dichiara…”
Bagnoli diceva che le punte fanno giocare bene le squadre e all'Inter devono stare bene. Quali sono le squadre a questo livello che non hanno una rosa profonda? Ce l'hanno tutte. E' vero che l'Inter ha i titolari, ma se Inzaghi vuole competere su tutti i fronti non deve più ragionare così, ma deve far giocare Asllani e Zielinski. Deve. E da due anni Inzaghi è l'unico che dichiara gli obiettivi: l'anno scorso ha detto della seconda stella, quest'anno ha detto "giochiamo per vincere". L'ha sempre dichiarato. Il segno del triplete? Ha fatto un mezzo sorriso, però l'ha fatto come per dire "siamo lì".
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La società era cresciuta anche prima, aveva vinto anche con Conte: quando è arrivato Inzaghi c'è stato uno spending review. L'Inter non fa mercato, ha dovuto lavorare coi parametri zero prendendo determinati giocatori: il lavoro di Inzaghi è da sottolineare sempre. Io continuo a dire che l'Inter non è la più forte ma la più brava: la profondità della rosa ce l'hanno anche Juventus, Milan e Roma. Per questo devo sottolineare sempre il lavoro di Inzaghi".
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