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Dalle pagine della Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi parla del nuovo allenatore dell'Inter Stefano Pioli:
"A questo punto della stagione la scelta di Stefano Pioli da parte dell’Inter per sostituire Frank De Boer mi sembra la più saggia. All’Inter serve un allenatore con le sue caratteristiche, che conosca la Serie A e che sia in grado di elevare il rendimento dei giocatori, il cui livello è senza dubbio superiore rispetto a quanto visto finora in campo. I nerazzurri hanno bisogno di una maggiore organizzazione di gioco e un intervento sulla preparazione fisica: Pioli con il suo gruppo di lavoro ha le qualità giuste. Dal punto di vista degli interventi nei vari reparti, credo che in difesa Pioli dovrà convincere i due centrali Murillo e Miranda a giocare più alto, come faceva la sua Lazio, almeno fino all’infortunio di De Vrij che la penalizzò molto. Per gli esterni, invece, credo che Nagatomo e D’Ambrosio siano i più affidabili.
A centrocampo Pioli avrà a disposizione giocatori adatti per entrambi i sistemi di gioco che predilige. Potrà decidere di fare il 4 33 con un centrocampista centrale e due interni oppure il 4231 con due centrocampisti centrali e i tre trequartisti dietro la punta. Penso che l’unico giocatore che non ha grandi alternative nella rosa sia Medel, per il resto avrà a disposizione molte altre soluzioni. Dovrà studiare bene le posizioni in campo a partire da quella di Joao Mario, che nel Portogallo gioca come uno dei trequartisti dietro la punta centrale. Per l’attacco, ovviamente, la sua Inter partirà da Icardi. Stefano potrà riprendere il lavoro iniziato da Roberto Mancini e farlo crescere nel dialogo con i compagni. Per quanto riguarda gli esterni, con Perisic dovrà lavorare sull’aspetto della continuità, mentre di Candreva, che conosce benissimo, saprà come sfruttare al meglio le caratteristiche, sia nei cross, sia nel pressing e nel tiro da fuori. Riguardo l’aspetto psicologico e delle motivazioni, Stefano dovrà entrare nella testa dei suoi ragazzi. Sarà importante infilare una striscia positiva per invertire la tendenza e dare entusiasmo. In questo sarà fondamentale anche il supporto della società. L’obiettivo? Il campionato è lunghissimo, quindi c’è tempo per recuperare e la zona Champions non è un miraggio."
(Gazzetta dello Sport)
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