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Intervistato da Repubblica, l'ex bandiera dell'Inter Beppe Bergomi ha parlato della nuova stagione sotto la guida di Inzaghi e del campionato che sta per iniziare:
L'Inter scudettata?
"Ha venduto i due giocatori migliori. Lukaku, soprattutto, era il suo leader. Un catalizzatore, portava emotività positiva in campo e fuori. Però ha fatto le migliori operazioni per sostituire loro, con Dumfries e Dzeko, e ha preso Calhanoglu per Eriksen. Forse le manca una punta veloce: Inzaghi alla Lazio aveva Immobile che andava in profondità".
Già, Inzaghi erede di Conte. Ne sarà all'altezza?
"L'Inter ha vinto perché Conte era il valore aggiunto a un gruppo molto forte, ma non il più forte. Inzaghi metterà del suo, e forse i giocatori hanno voglia di qualcosa di diverso dopo due anni".
All'Inter, però, spesso non ti aspettano.
"Trapattoni diceva che l'Inter è una centrifuga. I tifosi sono esigenti. Ma soprattutto pretendono chiarezza: se chi comanda avesse detto subito che bisognava vendere due pezzi pregiati, e non uno, avrebbero accettato la situazione. Credo comunque che gli interisti, col ritorno a San Siro, staranno vicini alla squadra. E noto anche più compattezza in società. Meno spaccature. Tutti allineati. Marotta e Ausilio sono sempre alla Pinetina, sapranno supportare Inzaghi".
Che calcio e che stagione dobbiamo aspettarci?
"Più tecnica. Avete presente il gol contro la Dinamo Kiev in amichevole, quegli scambi di tacco al limite dell'area? Una cosa del genere, e Dzeko può favorire gli inserimenti di uomini come Barella. Lui e Bastoni possono sfruttare l'Europeo come trampolino. Ci sarà la solita incognita Champions, dove bisogna superare il primo turno, girone permettendo".
E il resto della concorrenza?
"Della Juve ho detto, specie se resterà Ronaldo: ho parlato con Pirlo, mi ha detto che come centravanti è ancora fortissimo. Vedo bene il Napoli. Il Milan ha tanta qualità, è più solido ma forse ha perso l'effetto sorpresa: in più, l'impatto di San Siro pieno, per una squadra giovane, può pesare. Lazio e Roma, a mio giudizio, sono ancora indietro. E poi c'è l'Atalanta: ha tutto per fare l'ultimo salto di qualità".
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