Intervistato da El Paìs, l'ex capitano nerazzurro ricorda il Cholo giocatore nella sua avventura a Milano
"In soli due anni ha conquistato i tifosi dell'Inter perché era un giocatore di carattere, un guerriero, con tanto cuore e molto passionale. All'inizio lo fischiavano perché non giocava bene, il calcio era diverso da quello spagnolo, ma lui era intelligente e alla fine si adattò. Era un centrocampista spettacolare nel lavoro che faceva per la squadra e anche per i gol che segnava". Si apre così un'intervista del Paìs a Beppe Bergomi.
Nel giorno di Inter-Atletico, l'ex capitano nerazzurro ricorda il Cholo giocatore: "Era un leader nello spogliatoio e in campo. Aveva la competitività degli argentini, la passione e parlava sempre di calcio e di tattica. Non so se posso definirla un'ossessione, ma amavo molto il calcio. I giocatori della stagione 97-98 hanno un gruppo WhatsApp e il Cholo risponde sempre, anche se ha una partita di Champions League. Diego è evoluto anche come allenatore, non è più solo difesa e contropiede. Futuro sulla panchina nerazzurra? L'Inter adesso è in buone mani".