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Intervenuto ai microfoni di TMW, lo Zio Beppe Bergomiha raccontato così la sua quarantena, in un momento drammatico per l'Italia:
"Vedo, ogni giorno, immagini che mi colpiscono il cuore come i camion militari che trasportavano le bare. Mia madre mi racconta dei tempi della guerra, noi queste scene non le avevamo mai viste. Riconosco di essere privilegiato a poter restare a casa. Conosco Bergamoe so che sono un popolo che sta soffrendo e sta lottando con dignità, proprio come sta facendo tutta l’Italia. Dobbiamo far tesoro di ciò che stiamo vivendo. Non possiamo ripartire come prima, significherebbe non aver capito nulla".
GIOCATORI - "Alcune volte i calciatori vengono bistrattati. Sentivo che El Shaarawy sta facendo solidarietà e beneficenza allo Spallanzani e in Liguria. Tanti calciatori hanno fatto gesti importanti e faccio loro i miei complimenti. Spesso i calciatori sono gli ultimi ad essere ascoltati. I ragazzi di oggi hanno personalità e intelligenza e andrebbero ascoltati di più. Quando penso al mondo del calcio non penso solo alla Serie A, ai giocatori di serie inferiori non può essere tagliato lo stipendio".
DISCUSSIONI TRA I PRESIDENTI - "Non riesco proprio a pensare al calcio. Aspetto ogni giorno le 18 quando arriva il bollettino delle vittime. Lascerei da parte le dichiarazioni e penserei alla vita delle persone".
TAGLI STIPENDI - "Se si dovesse proporre un taglio di stipendi in Serie A, sono convinto che ci sarebbe un’adesione del 100% dei calciatori. Lo hanno dimostrato nei gesti che hanno fatto in questi giorni".
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