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Berlusconi: “Il calcio? Oggi protagonisti sono arabi, magnati russi e fondi. Tutto…”

Gianni Pampinella

Intervistato da Milano Finanza, Silvio Berlusconi racconta come sono cambiati il calcio e l'editoria negli ultimi anni

Intervistato da Milano Finanza, Silvio Berlusconi racconta come sono cambiati il calcio e l'editoria negli ultimi anni. "Sono cambiati profondamente entrambi, come del resto è cambiato il mondo intorno a noi. Nel 1986 Internet era solo un esperimento ad uso militare. Da allora tutto si è trasformato nel nostro modo di comunicare, di informarci, di divertirci. Lo sport già allora era un’attività di impresa, non soltanto un gioco, ed io entrai nel mondo dello sport con la consapevolezza dell’imprenditore unita però alla passione sportiva. Allora era possibile per una famiglia farsi carico di una squadra di calcio, che si identificava anche con una città".

"Oggi il grande calcio è un affare che riguarda la finanza internazionale, i grandi protagonisti sono petrolieri arabi, magnati russi, fondi d’investimento americani. Tutto legittimo, ma lontano dal territorio, dall’appartenenza, dalla passione sportiva. D’altra parte è un processo inevitabile, viste le cifre in gioco: l’importante è che tutto questo serva a garantire agli appassionati tanto bel calcio. Io avevo deciso di farmi da parte, poi ho trovato con il Monza una dimensione umana che mi ha davvero appassionato e mi ha convinto ad intraprendere questa nuova scommessa".

(Calcio e Finanza)