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Berlusconi: “Tutti mi chiedono di restare: tratto 50-50, 51-49 o il 25 % con uno Stato. Inzaghi…”

Dario Di Noi

Arrivano altre parole sul Milan, ormai quasi quotidiane, targate Silvio Berlusconi: il presidente rossonero, impegnato sia in campagna elettorale che nella possibile cessione del suo club sportivo, ha parlato a TelePadova: “Credo che la...

Arrivano altre parole sul Milan, ormai quasi quotidiane, targate Silvio Berlusconi: il presidente rossonero, impegnato sia in campagna elettorale che nella possibile cessione del suo club sportivo, ha parlato a TelePadova: "Credo che la situazione ormai sia chiara. Nel mondo del calcio sono entrati dei capitali stranieri, una sola famiglia non può reggere la competizione. Ho pensato e penso ancora di poter trovare sul mercato internazionale degli acquirenti, rivolgendomi anche a degli stati che possano migliorare la loro immagine con il brand Milan. Tutti quelli con cui ho parlato, mi hanno chiesto di restare perché il brand Milan è associato a quello Berlusconi. Abbiamo trattato al massimo per il 50 e il 50, o 51% e 49%, e con uno Stato (la Cina, ndr) il 75% e 25%. Se questa cosa andrà avanti, torneremo ad esser competitivi in Italia, in Europa e nel Mondo. Se non succederà continuerò a fare sacrifici da solo. L'idea è quella di fare un Milan italiano. Inzaghi? Non ho esonerato nessuno, ho semplicemente detto che sono stato spesso in disaccordo con Inzaghi. L'allenatore ha deciso e gli ho lasciato la libertà di farlo, come ho sempre fatto con tutti gli altri tecnici. Non è esonerato e continua il suo lavoro".