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Bernardeschi: “Barella si è affermato a livello internazionale. Dimarco è un attaccante”

Bernardeschi: “Barella si è affermato a livello internazionale. Dimarco è un attaccante” - immagine 1
Della sfida tra Italia e Spagna ha parlato, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, l'ex giocatore di Fiorentina e Juve
Andrea Della Sala Redattore 

Della sfida tra Italia e Spagna ha parlato, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, l'ex giocatore di Fiorentina e Juve Federico Bernardeschi:

Che impressione le ha fatto la Spagna?

«La Spagna è sempre la Spagna, un po’ come la Francia e la Germania, con loro c’è grande rivalità. Noi però siamo l’Italia e non credo che gli spagnoli siano felici di affrontarci».


Che cosa servirà?

«Serve più autostima, noi siamo abituati a guardare gli altri ma dovremmo avere più consapevolezza. Sento parlare spesso di difficoltà del calcio italiano ma io non la vedo. Abbiamo vinto l’Europeo, negli ultimi anni tante italiane sono arrivate in finale nelle coppe europee e l’Atalanta ha trionfato in Europa League. Non siamo così male».

Bernardeschi: “Barella si è affermato a livello internazionale. Dimarco è un attaccante”- immagine 2

Però è una Spagna diversa, più verticalità e meno possesso: meglio o peggio per l’Italia?

«Sicuramente prima facevano più tiqui-taka e ti sfinivano con quello, facendoti innervosire come un po’ è successo nel 2021. Noi siamo stati bravi a restare tranquilli, stavolta bisognerà stare attenti a coprire la verticalità: il gol di Morata è nato da un errore della Croazia, non bisogna perdere palla in fase di possesso, meno sbavature e non concedere cose facili».

Bernardeschi: “Barella si è affermato a livello internazionale. Dimarco è un attaccante”- immagine 3

Non pensa che a questa squadra manchi un po’ di fantasia e dei suoi dribbling?

«No, penso che ci siano molti giocatori di qualità. Basta guardare la formazione anti Albania: Jorginho fa girare la squadra, Barella si è affermato a livello internazionale, ha fatto un grande salto anche grazie alla finale di Champions, dietro ci sono Bastoni e Calafiori che impostano e Di Lorenzo che spinge, Chiesa salta l’uomo e Pellegrini lega le due fasi, in attacco Scamacca è diventato quello che tutti ci aspettavamo, perché le qualità le ha sempre avute. Dimarco è più un attaccante che un quinto e in porta c’è Gigio, uno piccolino... miglior giocatore dell’Europeo e quest’anno semifinale di Champions. Forse non ci sono tanti giocatori che possono creare superiorità, ma la qualità non manca».

Dove può arrivare l’Italia?

«Non mi piace fare previsioni, dico solo ai ragazzi di godersi questo viaggio meraviglioso senza porsi limiti. Credo che il gol subito a freddo con l’Albania ci abbia fatta bene. Nelle amichevoli pre Europeo avevamo commesso errori banali, ora alzeremo il livello di attenzione».

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