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Il talento della Fiorentina, Federico Bernardeschi, intervistato dal Corriere dello Sport ha parlato del suo futuro e delle tante voci di mercato che lo riguardano:
Corvino, qualche giorno fa, parlando di mercato ha detto: «Chi sente la maglia come seconda pelle non lo vendo». Si rivede in questa definizione? "Sì e con grande onestà dico che il direttore mi avrebbe spiazzato se avesse detto il contrario. E' giusto che una società debba difendere sempre i propri talenti".
Lei, peraltro, è uno di questi, ha detto di sentire la maglia cucita addosso: si sente davvero fiorentino? "Sì, perché sono arrivato a Firenze che avevo 12 anni: ho giocato nelle giovanili e sono arrivato fino alla prima squadra e questo è qualcosa che mi porterò dietro per sempre. Mi sento legato alla Fiorentina, credo che sia giusto e ne sono persino orgoglioso".
Se e quando dovesse presentarsi l'interesse di un altro club, lei metterà sul piatto della bilancia anche questo legame? "L'amore per la maglia viola, sulla bilancia, peserà eccome".
Sono tanti i club, italiani e non, che l'hanno eletta a "oggetto del desiderio". Eppure non sono mancati i momenti di difficoltà. "Io sono abituato a stare zitto e a lavorare. Quando un ostacolo ti si mette nel mezzo, intralciandoti la strada, vuol dire che va bene. Se non hai mai nessun intoppo significa che sei appagato, per certi versi persino morto".
Da bambino per chi tifava? "Milan, quegli erano gli anni d'oro dei rossoneri. Come ho cominciato a capire che questa poteva diventare davvero la mia professione ho messo da parte tutto: per un professionista il tifo non esiste"
Un aggettivo per descrivere l'Inter."E' nuova".
Ha mai pensato lei alla pioggia di milioni che sta arrivando dal calcio cinese? Sarebbe pronto a valutare una eventuale soluzione?"Mi piace il calcio, ma non in Cina. Per me è ancora presto pensare ad una soluzione simile, poi magari quando sarò vecchio chissà se sarà ancora così".
Lei crede nella forza di questa Fiorentina? "Siamo e diventeremo grandi giocatori"
Le piacerebbe giocare, magari il prossimo anno, in una nuova Fiorentina yéyé 2.0? "Sarebbe il piacere di tutti, non solo il mio. Anche perché quello che ha fatto la Fiorentina yé-yé è diventato storia".
(Fonte: Alessandro Rialti, Corriere dello Sport 05/02/17)
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