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"Espulso, ergo sum. Il cartellino rosso come attestazione di una presenza, di un esserci a dispetto delle statistiche da invisibile del pallone. Un arbitro che interrompe la partita per cacciarti, la telecamera che finalmente ti becca mentre te ne vai smoccolando all’indirizzo del direttore di gara". Apre così l'edizione di Libero in merito a Tommaso Berni, terzo portiere dell'Inter, espulso nel corso del match contro il Parma. Si tratta della seconda espulsione stagionale dopo quella comminata, sempre dalla panchina, contro il Cagliari.
NON GIOCA DA 8 ANNI - Due espulsioni, zero minuti. Sì, perché Berni non disputa una partita da Sampdoria-Cagliari nel 2012. Da quel momento ha collezionato 140 panchine con l'Inter, arrivando a 330 in carriera. "Bisogna avere una testa davvero forte per sopprimere la voglia di giocare, e ci sta dunque che ogni tanto l’ottimo Berni scapocci un poco per sfogo, e pure - o soprattutto - per difesa dei suoi colori. Perché anche se da quota zero, il “terzo” si è costruito una reputazione da bandiera. Interista vero, low cost (200mila euro l’ingaggio annuo), rispettato e - dicono - perfino influente in uno spogliatoio storicamente dalle porte girevoli e dagli equilibri delicati, specie nell’era degli stranieri a go-go", commenta poi Libero.
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