“Per me Andy non era solo un compagno ma un amico e lo è rimasto sempre. Facevamo parte di un gruppo unito da un legame veramente speciale. Ricordo bene l’8 luglio del 1990, quando mi sono fermato all’Olimpico perché in campo c’erano loro, i miei compagni di squadra: Klinsmann, Matthäus e Brehme, io ero lì per sostenerli proprio nel giorno in cui Andy decise la finale contro l’Argentina. Quel legame, quell’amicizia non è mai cambiata, lo ricorderemo oggi e per sempre”.
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