Intervistato da Gazzetta.it, l'ex centrocampista dell'Inter Nicola Berti ha parlato del momento della squadra di Inzaghi e del derby di questa sera con il Milan:
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Berti: “In finale voglio la Juve. Giù le mani da Barella, mi aspetto di più da Lautaro”
L'ex centrocampista dell'Inter Nicola Berti ha parlato del momento della squadra di Inzaghi e del derby di questa sera con il Milan
Cosa succede alla sua Inter?
"Succede che il Milan ha scandito le fasi della nostra stagione. In seguito al derby di novembre abbiamo iniziato a volare, poi la testa si è ingolfata nel derby di febbraio e che dal derby di domani bisogna riprendere la marcia. Un mese fa abbiamo dominato clamorosamente per oltre un'ora. Poi quel blackout da cui sono iniziati i colpi di tosse e che ha rivitalizzato il Milan".
Un problema più di testa o di gamba?
"Credo più mentale. La testa poi comanda anche le gambe ed emergono piccoli cali di forma. Ma sono sicuro che basti tornare a buttarla dentro. In fondo contro Liverpool e Sassuolo di occasioni ne abbiamo avute tantissime".
Contro il Genoa un po' meno. Più preoccupante lo 0-0 di Marassi o il k.o. interno col Sassuolo?
"Contro Berardi e compagni abbiamo pagato le fatiche col Liverpool e comunque reagito alla grande. Venerdì scorso invece abbiamo commesso troppi errori anche di palleggio. Abbiamo sprecato una grande occasione. Ma è anche vero che se Calhanoglu segna nei primi minuti e che se D'Ambrosio non prende la traversa interna...".
Visto che sarà in trasferta e che per l'ultima partita della sua storia un gol in trasferta varrà doppio, il derby sarà l'occasione ideale anche per sbloccarsi sotto porta?
"Questo aspetto è curioso. E non capisco perché ci adeguiamo all'Uefa con un anno di ritardo. Domani dobbiamo segnare per forza. Mentre a Dzeko e a Sanchez si possono fare pochi appunti, mi aspetto molto di più da Lautaro. Sento che vinceremo e che il Toro tornerà a fare gol".
Parliamo di Barella, che non sta vivendo un grandissimo momento di forma.
"Giù le mani da Nicolino! Col Sassuolo era fuori posizione ma non ha giocato così male. Se dopo aver fatto sei mesi a tutta e correndo come un matto non avesse un calo sarebbe da pallone d'Oro".
Anche Calhanoglu sembra in flessione.
"E' fondamentale che Hakan torni a certi livelli. Anche perché purtroppo nelle ultime partite si è visto che chi sostituisce certi big sta facendo fatica. Si diceva rosa profonda, invece...".
Alla fine però la squadra gira attorno a Brozovic.
"Stagione mostruosa, la sua. Se mancherà ancora, davanti alla difesa però più che Barella proverei a metterci Vidal. Ha l'esperienza per guidare il reparto, contro il Liverpool ha giocato un ottimo primo tempo".
A proposito di Liverpool, andrebbe ad Anfield credendo nell'impresa o sarebbe meglio rinunciare alla Champions e pensare alle competizioni nazionali?
"Non scherziamo. Comunque ad Anfield si va a giocare alla morte".
Ci fa un pronostico per domani?
"Teniamo conto che poi c'è la gara di ritorno. Io comunque sono sempre ottimista. L'importante è che ci sia Dumfries. L'olandese cresce di partita in partita. Comunque la decide Lautaro".
In un'eventuale finale preferirebbe affrontare la Juve o la Fiorentina?
"La Juve!". E ride...
Crede che i bianconeri siano tornati in corsa per lo scudetto?
"Credo e spero di no, anche perché davanti ne hanno tre. Vero che nel calcio non si può mai sapere, ma penso che sarà una lotta tra Inter, Milan e Napoli. E continuo a vedere i nerazzurri favoriti per lo scudetto. Ma, ripeto, saranno fondamentali le tre giornate prima della sosta e di Juve-Inter di inizio aprile. E per fare bene contro Salernitana, Torino e Fiorentina è decisivo fare bene nel derby...".
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