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Berti: “Voglio tre top all’Inter con Mancini. Sirigu? Penso che…”

Francesco Parrone

L'ex centrocampista è sicuro "Contento per i cinesi ma l'era Moratti non finirà mai"

L'ex nerazzurro Nicola Berti, ai microfoni di Itasportpress.it ha commentato il passaggio di proprietà dell'Inter e le prossime mosse di mercato: "Noi tifosi interisiti siamo contenti per l’esito della trattativa con i cinesi. Sono felicissimo, non vedevo l’ora che si attuasse questo cambiamento. Thohir ha fatto un’operazione di salvataggio, i soldi sono soldi. Addio Moratti dopo 21 anni? In realtà la sua era non finirà mai, lui sarà sempre all’interno del club. Più che Inter è ‘MorattInter'".

Adesso i tifosi possono legittimamente sognare in chiave mercato?

"Decisamente sì, una volta che saranno terminate Coppa America ed Euro 2016 voglio che all’Inter arrivino tre o quattro pedine importanti. I cinesi devono subito lanciare un chiaro messaggio a riguardo. Più che altro, l’unico punto interrogativo riguarda Mancini".

Si spieghi meglio…

"Con l’arrivo dei cinesi potrebbe anche cambiare allenatore, tant’è vero che ho visto circolare il nome di Leonardo. Tuttavia, spero che Mancini venga confermato, è un allenatore importante e vincente. Adesso la squadra va rafforzata, senza vendere i giocatori migliori. Sono sicuro che l’Inter l’anno prossimo potrà competere per lo scudetto".

Chi potrebbe svuotare l’armadietto della Pinetina è Handanovic. Il Paris Saint-Germain è pronto a mettere sul piatto soldi più il cartellino di Sirigu per avere il portiere sloveno: è giusto cedere l’ex Udinese?

"Assolutamente no. Altro che Sirigu, io vorrei vedere ancora Handanovic difendere la porta dell’Inter. Lo sloveno è uno serio, sempre puntuale agli allenamenti. Deve restare".

Se lei fosse il direttore sportivo dell’Inter, quale sarebbero le sue mosse? 

"Prima di tutto lavorerei per confermare Handanovic e Icardi. Successivamente, con i soldi a disposizione dei cinesi, inseguirei Verratti, così da fare capire alla dirigenza del Paris Saint-Germain che devono guardarsi le spalle dall’Inter".