01:50 min

ultimora

Bertolini (CT Italia Femminile): “Noi donne più forti, magari in campo prima dei maschi ma…”

Matteo Pifferi

Il CT dell'Italia femminile ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport

Il CT dell'Italia Femminile Milena Bertolini ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, nel corso della quale ha parlato della ripresa dei campionati.

La legge sul professionismo nello sport femminile verrà accantonata perché magari ci sono altre priorità.

«Non discuto, ma il mondo femminileè importante. La virologa Ilaria Capua dice che le donne sono più forti e torneranno prima a lavorare, quindi chissà, magari torneremo anche prima in campo. Il virus ci ha messo di fronte alla fragilità del sistema calcio. Questo è un momento drammatico, ma è anche l’occasione per progettare qualcosa di nuovo. Un sistema che badi all’etica, che non metta soltanto delle toppe. Bisogna pensare a un calcio che sia in grado di autosostenersi. A una riforma che tenga dentro non soltanto lo sport femminile, ma il calcio cosiddetto minore, il calcio giovanile, la Lega Pro. È il momento di rilanciare l’attività di base».

Ha delle idee?

«Credo, ripeto, che si dovrebbe ripartire da un pensiero circolare. Il conto delle perdite e di quello che si deve ricevere in cambio per ammortizzare il mancato guadagno non basta più. Il calcio rischia di fallire davanti a un imprevisto, per quanto drammatico sia. Lo abbiamo capito nel peggiore dei modi. L’importante è rivedere il sistema e andare oltre».

Il calcio femminile passerà un altro periodo duro?

«Ripartiremo quando sarà possibile, non si lascia per strada quello che si è conquistato».

Parlando del calcio maschile, non finire il campionato e non assegnare lo scudetto sarebbe un dramma?

«Ci sono tragedie, come quella di Bergamoe delle bare portate dai camion dell’esercito. Il campionato finirà in qualche modo, altrimenti pazienza. Mi pare importante, ripeto, avere un pensiero circolare e per una volta guardare più lontano».