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Intervenuta ai microfoni de Il Giorno, Milena Bertolini, ct dell'Italia femminile, ha parlato così della squadra di Roberto Mancini e delle aspirazioni per quanto riguarda l'Europeo: «Mancini ha grande esperienza e uno staff importante, fatto di amici-fraterni, ex compagni: si è creata una famiglia, c'è un senso di appartanenza, e questo è fondamentale. L'entusiasmo che i ragazzi hanno nasce proprio da Roberto e dai suoi collaboratori. Faccio un nome: Vialli. Gianluca ha grande carisma, grande intelligenza, qualità umane enormi. Con gente così è chiaro che nasca un gruppo importante».
Vi siete sentiti recentemente lei e Mancini?
«Sì, si è fatto sentire proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) per farmi gli auguri di buon compleanno. E io ho risposto con un 'in bocca al lupo' per Wembley».
Pochi giorni fa avete battuto l'Austria in amichevole. Speriamo possa essere di buon auspicio.
«Attenzione a pensare che sia una passeggiata con gli austriaci: si parla di un ottavo di finale, non esiste una partita facile a questi livelli. Certo, è una squadra tecnicamente inferiore a noi, ma con grandi motivazioni. Sarà una gara tosta».
Berardi o Chiesa: chi vede meglio?
«Chiesa dà accelerazioni incredibili, ma ha bisogno di spazio: potrebbe essere un'arma nella ripresa. Berardi, invece, mi pare più adatto con un'Austria che si chiuderà: lui è bravo a entrare nelle zone di rifinitura, a penetrare tra le linee».
Dove può arrivare l'Italia di Mancini?
«E' la squadra più bella dell'Europeo, gioca il miglior calcio: Roberto è un creativo. Può arrivare in finale, anche se poi il pallone è complesso, ci sono tanti aspetti imprevedibili».
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