Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Enrico Bertolino ha parlato dell'attesissima Inter-Juve in programma domani
Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Enrico Bertolino ha parlato dell'attesissima Inter-Juve in programma domani. "Gara tra squadre senza ambizioni e senza pressioni. Una partita scapoli-ammogliati con tante telecamere. Tanti ricordi. Uno dei più vicini è quella del gol di Maicon del 2010. Ce ne sono altri che non ricordo con allegria, altri li ho cancellati dalla memoria, come lo Juve-Inter del ‘98. Sarà gara all’ultimo sangue, partita iper-tattica. Due squadre in forma, una per un modo, una per l’altra”.
“All’inizio scetticismo. Nel caso di Mou ci innamorammo subito alla prima conferenza. Inzaghi è stato silente, ma ha messo in piedi un gruppo e una squadra coesa. E all’Inter non è una cosa banale”.
“Mi piaceva molto il Milan di Sacchi e alcune Juventus, ma avrei preferito la tortura all’affermarlo. Il calcio di Inzaghi, quello attuale, è veramente molto bello. Togliamo Inter-Lazio di Supercoppa, con Sarri che ha minimizzato l’impegno, portando i suoi giocatori forse a scansarsi. Tranne che con l’Hellas e il Sassuolo, l’Inter ha giocato sempre molto bene. C’è armonia notevole anche nel gruppo. Un dato importante è quello della coesione. Mkhitaryan chiamato Michele, Calhanoglu milanista arretrato in mediana. Acerbi lo consideravamo una cartina e ora è il centro pure della Nazionale”.
“Siamo onesti. Avevo visto qualche sprazzo in Germania. Ma è diventato fondamentale per Lautaro, molto più di Lukaku, che è in una parabola diversa”.