- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
"Superlega? Come tifoso interista, sarei anche combattuto su questa idea; ma ragionando da sportivo la vedo più come un incubo che come un sogno, sarebbe il colpo di grazia finale per il nostro calcio, il suo suicidio. Ma spero che alla fine si raggiungerà un accordo, senza epurazioni e senza secessioni, con una riforma della attuale Champions League".
E' quanto sostiene all'AdnKronos Enrico Bertolino, per il quale però "forse è più un mezzo di pressione che i grandi club vogliono esercitare presso le federazioni nazionali e l'Uefa che non una secessione vera e propria". Per Bertolino, "potrebbe anche essere letta come una sorta di 'minaccia' rivolta alle sovrastrutture politiche, dopo due stagioni falcidiate dal Covid con tutte le conseguenze economiche che si sta portando appresso. Certo, ora si è passati da un progetto futuribile a un atto giuridico concreto, Agnelli si è pure dimesso dall'Eca e dall'esecutivo Uefa, ma pare che gli subentrerà Rumenigge, il che non sarebbe affatto male...", commenta l'attore e tifoso nerazzurro, a proposito dell'ex campione dell'Inter.
"Io sono un tradizionalista, ho appena visto un documentario su Pelè e Maradona e la serie tv su Totti... Non riesco al momento a digerire questa grande trasformazione e mi spaventa che il calcio venga derubricato a solo business: il sogno di Maradona al Napoli non sarebbe più possibile. L'unica cosa 'positiva', da tifoso interista, è che se sta accadendo tutta questa rivoluzione, vuol dire che per l'Inter è proprio l'anno buono per vincere lo scudetto: quando vince l'Inter, non è mai un anno normale...", chiosa Enrico Bertolino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA