Intervenuto ai microfoni di gianlucadimarzio.com, Valerio Bertotto ha parlato molto della figura di Luciano Spalletti. L'ex giocatore parla del suo rapporto con il tecnico nerazzurro ai tempi dell'Udinese: "Schietti, onesti e in modo civile, è capitato più volte che ci trovassimo a confronto. Luciano è un allenatore esigente, che pretende tanto dai suoi ragazzi. Una volta decisi di difendere i miei compagni. Spalletti non voleva lo stereo nello spogliatoio, diceva che finivamo per deconcentrarci, mentre noi ormai eravamo abituati a tenerlo acceso. Raggiunti i 40 punti della quota-salvezza, presi io lo stereo e mi occupai di sistemarlo sopra il mio armadietto e accenderlo. Lui se la prese e mi sgridò di fronte a tutti. Anche in quel caso riuscimmo a ricomporre tutto, come era già successo diverse volte per via di alcuni eventi in campo. Quello che Spalletti chiede a un capitano non è poi così eccezionale, ma ci sono alcuni presupposti dai quali dubito che voglia prescindere. Luciano ama gli uomini veri, quelli che preferiscono parlare sul campo e mantenere un profilo basso fuori. Al di là di questo, la figura del leader è legata a una serie di valori fondamentali: bisogna essere responsabili prima di sé stessi e poi dell’intero gruppo, evitare commenti fuori luogo e situazioni imbarazzanti".
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Bertotto: “Con Spalletti confronti schietti, onesti e in modo civile. Una volta…”
L'ex giocatore racconta il suo rapporto con il tecnico nerazzurro
(gianlucadimarzio.com)
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