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Bertotto: “Italia, la crisi è anche dei club di Serie A. Mancini? Non è giusto prendere…”

Marco Macca

Ospite di TMW Radio, l'ex difensore Valerio Bertotto ha analizzato i problemi del calcio italiano dopo l'eliminazione degli Azzurri

Ospite di TMW Radio, l'ex difensore Valerio Bertotto ha analizzato i problemi del calcio italiano dopo l'eliminazione degli Azzurri nei playoff mondiali contro la Macedonia del Nord:

Cosa pensa che farà adesso Mancini?

“In questi momenti non ha senso prendere una decisione a caldo. Ci vuole la testa giusta e razionalità. Fino a qualche giorno fa si diceva che Mancini era un grandissimo tecnico, capace di valorizzare tanti giocatori e di vincere un Europeo da sorpresa. La bravura del tecnico rimane".

Uno dei pochi club che sembra puntare sul prodotto made in Italy è il Sassuolo.

“Questo è un merito della società. È tutto il resto che va valorizzato. Chiaro che se i giocatori italiani giovani giocassero anche in club che partecipano a coppe europee sarebbe meglio”.

La competitività della Serie A di quest’anno secondo lei è indice di crescita o di livellamento verso il basso?

“Sicuramente è salita la competitività, questo non è automaticamente sinonimo di crescita di valore del campionato. In alcuni frangenti, quando le nostre squadre vanno a giocare in Europa, vediamo che ci sono diversi problemi”.

Dopo un tonfo del genere, da dove ripartire?

“Dall’analisi dei dati, delle delusioni e della mancanza di ricambio generazionale. Io so che tutte le nazionali italiane (a tutti i livelli) sono composte da professionisti che sanno fare bene il loro lavoro. Forse quindi va allargato il discorso a livello di club".

(Fonte: TMW Radio)