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L'attaccante dell'Udinese Beto, seguito anche dall'Inter, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della stagione che sta disputando e del suo futuro:
«I numeri sono per le statistiche. Io voglio giocare bene. E finora non stavo giocando bene, perché devo recuperare al meglio da quel fastidioso infortunio. Ora sto bene, mi sto sentendo il Beto di prima. Quindi non ho sofferto a non essere alcune volte tra i titolari perché quando vieni da un problema come il mio, l’ego non deve prevalere. E io non sono né Cristiano Ronaldo, né Messi. Sono solo Beto. Sono stati quattro mesi tosti».
«Noi siamo fortissimi, in questa squadra tutti hanno grande qualità. Io ne ho meno degli altri, ma ho il compito di buttarla dentro».
«Non si parla d’Europa. Per il momento bisogna pensare all’Empoli e a giocare per vincere».
«Dico lo spirito di sacrificio. La mia qualità migliore non è la velocità come sarebbe facile dire. Ma ci sono la testa, la voglia di imparare, di ascoltare gli altri, di allenarsi sempre al massimo per migliorare».
«Non ho mai pensato a un campionato che sia serie A, Premier o altro. Qui sto bene. Ma ho sempre desiderato di andare a giocare la Champions League. Così come ho vinto la scommessa con gli amici del Portogallo quando dissi che sarei diventato un calciatore, vorrei vincere pure questa».
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