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Bia: “Inter attenta al Saint Etienne. Gioca all’Italiana e sembra l’Udinese”

L’ex giocatore dell’Inter, Giovanni Bia, intervistato da Tuttosport,parla della gara di domani sera tra i nerazzurri e il Saint Etienne, squadra in cui ha militato nel 2001:”Che ricordo ho della Loira? Sicuramente in maniera...

Riccardo Fusato

L'ex giocatore dell'Inter, Giovanni Bia, intervistato da Tuttosport,parla della gara di domani sera tra i nerazzurri e il Saint Etienne, squadra in cui ha militato nel 2001:"Che ricordo ho della Loira? Sicuramente in maniera molto positiva. Tutte le avventure all'estero lasciano sempre qualcosa di costruttivo. Ovviamente per me era un mondo nuovo, seppur in Francia e non dall'altra parte del mondo. È stata una stagione che mi dato tanto dal punto di vista umano, avevo trovato un ambiente straordinario nonostante fosse un periodo non brillante per la squadra. Il Saint Etienne?È una squadra che gioca all'italiana. Segna pochi gol, ma ne subisce anche pochi, tant'è che in coppa ha raccolto due 0-0. È una compagine concreta, ma anche camaleontica, cambia pelle a seconda della partita e dell'avversario. Principalmente pensano a difendersi e tatticamente sono ben messi in campo: il loro tecnico, Christophe Galtier, ex giocatore del Monza, è bravo e ha studiato il nostro calcio. Sarà una gara dura per l'Inter. Loro lavorano come l'Udinese: pesca i migliori giovani del paese, li cresce e li rivende, basti pensare a Gomis o Zouma. Economicamente non possono lottare con il Psg, ma in quanto a tifoseria, è paragonabile a quella della Juventus: in Francia si trovano sostenitori del Saint-Etienne in ogni angolo. Per fortuna dell'Inter si gioca a San Siro e in caso di vittoria sarà più semplice per i nerazzurri andare a giocare allo "Stade Geoffroy-Guichard", o come lo chiamano i tifosi, "Le Chaudron", il calderone. Lì è sempre una bolgia, lo stadio è sempre pieno con due curve caldissime. Chi deve temere l'Inter? Loro sono un bel gruppo, sarebbe riduttivo dire un solo giocatore. Ce ne sono indubbiamente cinque-sei di valore, ma la differenza la fa l'organizzazione generale, il modo ordinato in cui si difendono e ripartono. L'Inter dovrà fare la partita perché troverà un'avversaria chiusa: i nerazzurri hanno le carte in regola per vincere, ma non dovranno sottovalutare i francesi. Un nome? Se devo sceglierne uno dico Franck Tabanou, ex Tolosa, elemento bravissimo sulla fascia sinistra. Può giocare in tutti i ruoli, dal terzino all'esterno alto. In passato è stato seguito, in serie A potrebbe fare la sua figura"