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L'ex allenatore di Napoli e Inter (1994-1995) Ottavio Bianchi ha parlato della squadra di Conteall'indomani dalla sconfitta in Champions contro il Real Madrid. «Mi cogliete impreparato su cosa voglia dire l'Inter di Conte, perché credo che come tutti gli allenatori lui voglia una squadra ben disposta, vigorosa, aggressiva, determinazione, con movimento senza palla. Tutti gli allenatori vorrebbero questo ma ci sono momenti particolari in cui non succede malgrado la determinazione che ci metti nel tuo lavoro, il responso dei giocatori non è quello che tu vuoi. Penso che l'Inter di Conte sia vincente, gioca bene e sia muscolare, nel calcio c'è solo quello. Quelli che dicono abbiamo giocato bene e tenuto il campo sessanta minuti, il risultato finale 5 a 1 o 5 a 2, non sono d'accordo. Sono d'accordo che una squadra tenga il campo novanta minuti e faccia un gol più della squadra rivale. Ma io sono antico», ha sottolineato.
Anche se sono antico mi sento ancora un allenatore. Certi giocatori, soprattutto quelli svedesi, danesi sono difficili da gestire per esempio rispetto agli argentini che sono più simili a noi. Se Conte decide che Eriksen non è valido per questo tipo di squadra do ragione a Conte. Ma mi domando perché lo hanno acquistato se ha quelle caratteristiche. Penso che un giocatore di questo livello e con questi costi si dovrebbe sapere persino che tipo di calzino usa perché sono investimenti importantissimi e lui ha una connotazione precisa, non si può snaturare, ha sempre giocato in quella maniera. Per qualche partita lo puoi sistemare e chiedergli dei sacrifici. Anche in Inghilterra c'erano giocatori che correvano e si muovevano per lui. Lui sfruttava le sue capacità di visione di gioco, testa alta e piedi buoni. Questa è la mia impressione.
(Fonte: SS24)
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