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Bianchi: “Messi o Maradona? È come dire se è meglio Mozart o Beethoven”

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Parla così all’Adnkronos dei due numeri 10 dell’argentina l’ex allenatore Ottavio Bianchi che con il ‘Pibe de oro’ vinse il primo storico scudetto del Napoli

Andrea Della Sala

“In questi giorni si fanno tanti paragoni tra Maradona e Messi, avendo vissuto con Diego sono di parte ma credo che siano entrambi nell’Olimpo del calcio, dei fuoriclasse assoluti per cui è impossibile fare paragoni. E’ come dire se è meglio Mozart o Beethoven”. Parla così all’Adnkronos dei due numeri 10 dell’argentina l’ex allenatore Ottavio Bianchi che con il ‘Pibe de oro’ vinse il primo storico scudetto del Napoli nella stagione 1986/87.

“Come analogie vedo, oltre al fatto di essere entrambi argentini, che sono entrambi sinistri, non con un grande fisico ma di grande classe e intelligenza calcistica. Nel calcio mediocre di oggi le giocate del singolo sono importanti, ci sono partite in cui si aspetta un colpo di genio del campione per uscire dalla noia”, osserva.

Bianchi parla anche del ct della Francia, Didier Deschamps, che in caso di vittoria nella finalissima di Qatar 2022 contro l’Argentina eguaglierebbe il primato dell’italiano Vittorio Pozzo, che vinse due mondiali consecutivi nel 1934 e nel 1938. "E' stato un ottimo mediano, un ottimo allenatore di club, capitano, allenatore, senza fare tanti salti mortali, un tecnico di prim’ordine. E’ un allenatore poco mediatico, che lavora in silenzio, si lamenta poco e rispetta gli avversari”.

Il giudizio sul Mondiale, nel suo complesso, è netto. “Questo è stato un mondiale mediocre dal punto di vista tecnico e tattico ma con molte attenuanti visto il periodo dell’anno in cui si gioca. La semifinale Francia-Marocco mi è piaciuta, hanno giocato a viso aperto, in campo se le sono date di santa ragione ma alla fine tutti contenti". Al Marocco, prosegue Bianchi, purtroppo ieri mancava tutta la linea difensiva, nonostante il gol preso in apertura non si sono disuniti ed hanno continuato a giocare. Di questa edizione della coppa del mondo mi è piaciuto il comportamento corretto e il rispetto in tribuna e in campo”.

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