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Biasin: “Abboccamenti con Mou? Inesistenti. Al massimo con Moratti…”

Il turno pre-pasquale è un supplizio che i calciatori non riescono a digerire. Loro pensano all’agnello, al capretto con pinzimoni e sughi di contorno, a sontuose uova di cioccolata da sbafare sul divano. Della partita...

Francesco Parrone

Il turno pre-pasquale è un supplizio che i calciatori non riescono a digerire. Loro pensano all’agnello, al capretto con pinzimonie sughi di contorno, a sontuose uova di cioccolata da sbafare sul divano. Della partita farebbero decisamente a meno. Manon possono. Perché la Lega Calcio (e tutte le leghe mondiali, compresa quella del Vietnam) hanno deciso a suo tempo che il calendario è assai contrito e pazienza se il campionato arriva dopo il tourbillon delle Nazionali.

E fa niente se qualcuno (leggi Juve) il giorno dopo Pasquetta deve disputare la partita più importante dell’anno. A Monaco di Baviera tra l’altro. Perché il fatto è tutto lì. Passino le altre partite, i Parma-Pescara, le Atalanta-Samp, i Genoa-Siena, perfino i Chievo-Milan, la faccenda riguarda il partitone che un tempoera quello dei veleni e degli scudetti in bilico e ora è solo quello dei veleni.

Detta fuori dai denti: questo derby d’Italia, Inter e Juve l’avrebbero volentieri giocato in altro momento. I nerazzurri sono contati,hanno giocatori stranieri dispersi per il globo, rotture con i media per presunti abboccamenti con Mourinho che più che presunti...sono del tutto inesistenti. Cioè: Mou e Moratti si sentono per davvero, ma per farsi gli auguri di Pasqua, per rimpiangere i bei tempi andati, al massimo si sfidano a Ruzzle. Possibilità che lo Special torni alla Pinetina? Zero, almenonel prossimo futuro.

Le chiacchiere uscite mezzo stampa, tra l’altro, hanno giustamente dato fastidio al buon Stramaccioni, che si è sentito un po’«ilfiglio della serva». In soccorso è arrivato «papà» Massimo con parole che suonano come una garanzia: «Penso di riconfermare Strama. Non è nella gara con la Juve che si gioca la panchina comunque».

Come dire: se da qui alla fine del campionato non accadono disastri, Strama ha il sedere al caldo. Scelta logica se si pensa che cambiare mister significherebbe ricominciare daccapo. Per il resto il mister è concentrato e convinto nonostante i rientria singhiozzo dei suoi. Così ieri: «Se lo spogliatoio è pronto? Si, assolutamente si, non è una partita come le altre e quindi noi ce la metteremo tutta per fare bene e per dare loro un dispiacere». Come dire: caro Kovacic, impara che quando l’Inter incontra la Juve la parola «normalità» non esiste.

In particolare se gioca alle 15. Dice: che c’entra? L’ultima volta capitò nel 1998, in campo tra gli altri c’erano un certo Iuliano e uncerto Ronaldo. La stessa sfida pomeridiana a San Siro, invece, risale al 20 aprile 1996. Finì 2-1 per la Juve con gol del 2-0 siglato da Antonio Conte, ora mister. Proprio Conte ha deciso che se davvero gli tocca giocare con Inter e Bayern nell’arco di tre giorni, allora farà turnover. Il tutto con la certezza di chi sa di poter brillare in entrambe le partite.

Ancora più chiaro Vucinic: «Dobbiamo concentrarci solo sulla gara con l’Inter, affrontandola come se fosse l’ultima partita della vita, ma non sarà un problema. Abbiamo questa mentalità, ce l’ha data il mister. Poi penseremo al Bayern». Chiusura col bollettino medico in ordine sparso: Samuel ce la fa, Nagatomo pure, Kuzmanovic anche, Chiellini no, Guarin non si sabene dove sia, così come Gargano e Pereira (attesi a Milano questa mattina).

Per il resto Strama sa che il ritorno della semifinale di Coppa Italia con la Roma si giocherà mercoledì 17 aprile alle 20.45. Almeno per quella c’è tempo.