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Fabrizio Biasin, dal suo editoriale per Tmw, parla anche del mercato e del futuro dell'Inter: "Il pareggio contro il Torino smaschera definitivamente le pecche di una squadra troppo raffazzonata per poter puntare al terzo posto. Colpa di Stramaccioni? Forse. Il tecnico che troppi hanno prematuramente eletto come "nuovo Mou" ha perso un po' il senso della misura. L'undici che ha affrontato i granata ha subìto costantemente gli avversari, non ha un gioco, va in clamorosa difficoltà quando deve produrre azioni e paradossalmente fa meno fatica quando può agire in contropiede. Il mister s'arrabatta e se vuole salvare le chiappette a questo punto dovrebbe bussare con educazione ma estrema fermezza alla porta del presidente. Paulinho non è più una "ciliegina eventuale", è una necessità. Se Cambiasso e Zanetti sono gli ultimi ad arrendersi significa che nei recenti mercati gli errori sono stati troppi. Il bradipo Alvarez? Il pasticcione Pereira? Il fantasmino Silvestre?
Meglio prendere un unico giocatore, ma che sia decisivo. Moratti ha tre giorni per fare quello sforzo indispensabile per lottare con chi sta davanti e tenere a distanza chi insegue. Il brasiliano (con Coutinho praticamente venduto) arriverà. Schelotto? Anche. E se non arriveranno sarà un errore clamoroso: senza la Champions 2013-2014 l'Inter rischia di fare la fine della bonazza del liceo cui viene il culone per troppa strafottenza. E chi ci esce con l'ex bona ora culona? Nessuno. Tradotto: senza terzo posto convincere giocatori di livello a sposare la causa nerazzurra sarà assai complicato".
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