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Biasin: “Barella forse al 70% ma non può non giocare. Spalletti sa che…”
Intervenuto sulle colonne di Libero, Fabrizio Biasin ha presentato così Italia-Albania, match che aprirà l'Europeo degli azzurri di Spalletti:
"Raramente alla vigilia della Prima Azzurra a un campionato Europeo (ma pure a un Mondiale) noialtri scribacchini abbiamo avuto così tante incertezze. E spieghiamo: non sappiamo se Spalletti giocherà con la difesa a tre oppure con la difesa a quattro; non sappiamo se là dietro il Ct consegnerà una maglia a Buongiorno, a Calafiori, oppure a Mancini; non sappiamo se giocherà con “i tre” dietro alla singola punta (Scamacca, questo è certo) o con il mitologico “albero di Natale” di ancelottiana memoria. E, insomma, non sappiamo una mazza o quasi (al punto che la tabella nella pagina qui a fianco potrebbe essere azzeccatissima o una totale ciofeca, portate pazienza). Questa incertezza può significare due cose. 1) Spalletti è in pieno marasma decisionale. 2) Spalletti ha le idee chiarissime e, banalmente, vuole solo proteggere il suo spogliatoio. Se fossimo nel “caso 1” saremmo ovviamente in un mare di guai, confidiamo invece che sia una questione di evidente spallettismo, laddove “spallettismo” significa doversi rapportare con frasi che paiono gigantesche supercazzole e, invece, grattando a fondo hanno significati profondissimi. Frasi come questa, per dire: «Noi in questo momento siamo dei giganti e i giganti hanno comportamenti definiti. Siamo degli eroi e gli eroi hanno a cuore situazioni che riguardano non solo loro stessi, ma anche gli altri». Straordinario.
Spalletti ben sa quello che fa e, soprattutto, è conscio del fatto che la strada del successo o del fallimento passa senza alcun dubbio dal match - per nulla banale - in programma oggi. Per questo metterà in campo Nicolò Barella seppur non al 100% (diciamo al 70 per essere generosi): abbiamo pochissime vere stelle e non possiamo permetterci di tenerle in naftalina. Il resto dipende dall’idea di calcio “dinamico” che è marchio di fabbrica del Ct, una proposta ambiziosa che generalmente necessita di mesi e mesi di lavoro “di campo” ma, qua, deve portare frutti dopo appena una manciata di allenamenti. Spalletti sa che ci si dovrà accontentare di un risultato lontano dalla perfezione e sa anche che il resto passa dalla capacità di apprendimento dei suoi ragazzi. «Quello che si fa in un allenamento qui è come 10 volte in un club», ha detto il Ct. In quest’ottica ci auguriamo che la performance canora di Rocco Hunt nello spogliatoio azzurro non abbia definitivamente stroncato le sinapsi dei Fratelli d’Italia"
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