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Biasin: “Bremer all’Inter? Complicato ma possibile. Inzaghi bravo per osare di più”

Andrea Della Sala

Nel suo editoriale per Tmw, il giornalista Fabrizio Biasin ha parlato del momento dell'Inter e del lavoro fin qui svolto da mister Inzaghi

Nel suo editoriale per Tmw, il giornalista Fabrizio Biasin ha parlato del momento dell'Inter e del lavoro fin qui svolto da mister Inzaghi.

"Simone Inzaghi, fin qui, è certamente da promuovere. Chi pensa il contrario ha una visione delle cose quantomeno “estrema”. Poi, sì, è vero, l’altra sera ha toppato: la formazione, i cambi, tutto. L’Inter “senza Brozovic” non può essere l’Inter “con un surrogato di Brozovic”, deve essere giocoforza un’altra cosa. E questo non perché Brozovic sia il centrocampista più forte al mondo, ma uno dei più “rari” sì. Il croato smista un centinaio di palloni a partita e lo fa in tutte le condizioni: nessuno nella rosa dell’Inter è in grado di replicare un simile lavoro, neppure alla lontana. Per questo ha poco senso cercare un’alternativa che non sia “tattica”. La rosa dell’Inter lo consente, Inzaghi è bravo abbastanza per osare di più (la speranza nerazzurra è che Marcelo non debba più riposare, ovvio)".

VIDAL - "Vidal ha fatto del bla bla. Dice così: “Il Flamengo mi piace molto. La maglia che ho mi è stata regalata dal presidente. Mi ha riempito il cuore. Ho il sogno di giocare lì, non posso negarlo. Quando accadrà, ci andrò”. E ancora: “La cresta bionda? L'ho fatto per cambiare e per vedere se l'allenatore mi vedeva di più con questi capelli, visto che non ho giocato molte partite: quindi volevo cambiare un po' le cose. L'importante è che tutti mi abbiano visto giocare contro il Liverpool". Tantissime parole, pochi fatti. Male male".

BREMER - "Bremer ha punito l’Inter, all’Inter piace Bremer. In realtà a tutti piace Bremer, ma a Bremer piace l’Inter. Morale: l’incastro economico è complicatissimo, ma le possibilità di vederlo in nerazzurro esistono".