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Biasin: “Caro Walter è tempo di cambiare. Sei il più pagato con Benitez e…”

Caro Walter, lo so, tu sei quello che ha salvato la Reggina partendo da -21321 punti. Vuoi gli applausi? Te li facciamo. Sei anche quello che ha portato il Napoli dalle stalle alle stelle. Vuoi gli applausi? Eccoli. Poi sei arrivato all’Inter e...

Francesco Parrone

Caro Walter, lo so, tu sei quello che ha salvato la Reggina partendo da -21321 punti. Vuoi gli applausi? Te li facciamo. Sei anche quello che ha portato il Napoli dalle stalle alle stelle. Vuoi gli applausi? Eccoli. Poi sei arrivato all’Inter e sembrava quasi che fossero i tifosi a dover ringraziare te che hai accettato l’incarico e non tu che sei finitonel club untempo allenato da tal Josè. Hai presente? Sì,è vero, lui non ha mai salvato la Reggina ma gli vogliamo bene lo stesso: sappiamo che capirai. Ora, Walter, sei al 2Ëš anno di Inter. È un lavoro duro, ci mancherebbe: i giornalisti ti frantumano i santissimi, tutti i giorni devi convincere la gente che se anche giochi con una punta in realtà le punte sono 321 perché «dipende dalla qualità che metti in campo». Va anche detto che per tutto questo sbattimento un certo Thohir stacca assegni sontuosi. A guardar bene sei il più pagato con Benitez, uno che ha vinto la Champions.

Ecco, Walter, veniamo al punto. Dopo Torino-Inter dell’altro giorno (300% di possesso palla e 2 tiri in porta) è giunta l’ora di parlar chiaro. Non tu a noi, tanto non lo fai, ma noi a te: ti sembrerà incredibile ma l’Inter non è la Reggina, Thohir non è Lillo Foti, Icardi e Osvaldo non sono Amoruso e Bianchi che tra l’altro facevi giocare assieme mentre ora guai a schierare 2 punte ché si rischia «diperdere l’equilibrio». Insomma, Walter: l’Inter merità più coraggio. Per dire, noi che non abbiamo salvato la Reggina crediamo che Hernanes e Kovacic non siano schierati nel ruolo ideale. A Torino s’è visto, suvvia: nessuno veniva a prender palla e la stessa finiva perennemente sugli esterni. Il tuo sistema di gioco prediletto, tra l’altro. Solo che Dodò, D’Ambrosio, Jonathan e Nagatomo non sono Cafu e Maldini, magari sembra ma non è così. Walter, lodiciamo per il tuo e nostro bene, è tempo di cambiare: modulo, atteggiamento, stile. O residenza, se proprio lo desideri.