Nel corso del suo editoriale per TMW, Fabrizio Biasin, giornalista, ha analizzato così le due sconfitte consecutive del Napoli di Antonio Conte contro la Lazio: "Il Napoli non deve rimproverarsi troppo la sconfitta di domenica - ha giocato una buona partita contro un’ottima Lazio - quanto quella in Coppa Italia contro la stessa Lazio. Conte non lo ammetterà mai ma ha scelto di uscire dalla coppetta nazionale e ha fatto male. Dice che altre squadre hanno rose numericamente superiori alla sua e dice una bugia. Forse lo sono qualitativamente, non certo numericamente, e solo nelle seconde linee. Ma il dato di fatto è che se molte delle seconde linee di Inter e Atalanta - per citare due tra le più accreditate al titolo - sono quasi al livello dei titolari è merito della gestione dei tecnici, più che del mercato. E questo proprio perché gli allenatori riescono a dare responsabilità a chi gioca meno proprio attraverso le coppe, competizioni che Conte storicamente mal digerisce.
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Biasin: “Conte ha fatto all-in, ma se non vincerà grande classico: darà la colpa a…”
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il Napoli sarà in corsa per lo scudetto fino in fondo grazie a un all-in che, però, è figlio di un modo di pensare antico. I club confidano di costruire squadre a lungo termine, quelle che generano ricavi e possibilità; i cosiddetti instant team, invece, magari portano successi inaspettati - e non è poco - ma poi lasciano strascichi non indifferenti a livello di costi e prospettive. Come sempre, il tempo ci dirà la verità: se Conte vincerà il titolo sarà stato bravissimo, si prenderà i meriti e pretenderà nuovi e ulteriori investimenti da parte del sciur padrun (non che quest’anno non ne abbia fatti: 110 milioni per i soli Buongiorno, McTominay e Lukaku), viceversa darà la colpa allo stesso padrun che “più di così era impossibile, con questa squadra dove volevamo arrivare?”. Un grande classico".
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