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"L’Europeo tedesco è un disastro generale iniziato ben prima di arrivare in Germania, diciamo pure nei due test contro Turchia e Bosnia, laddove una Nazionale “pronta” fa le prove generali e schiera i titolari, ma noi no, ci siam messi a fare gli esperimenti. E gli esperimenti sono stati tanti e talmente confusi che non abbiamo capito se Spalletti avrebbe schierato la squadra con la difesa a quattro o a tre e oggi, con gli azzurri a Ibiza e Formentera, siam qui ancora a domandarci: “Ma come minchia abbiamo giocato?”, perché una volta li abbiamo visti a tre, poi a quattro, poi con le due punte e poi col tridente. Un casino generale di rarissima portata che ha avuto un unico punto fermo: Di Lorenzo. Di Lorenzo è stato convocato tra i 26 nonostante fosse reduce da una stagione orribile. Ci sta, in fondo è il capitano del Napoli campione d’Italia con Lucianone in panchina. E però un conto è “convocare”, altra cosa è accanirsi. Se vuoi bene a un tuo giocatore (Di Lorenzo resta un ottimo giocatore), la cosa peggiore che puoi fare è buttarlo in campo quando non è al massimo delle sue capacità. Se gli vuoi bene, lo levi dalla mischia. E invece così resterà il simbolo di una Nazionale di rara bruttezza, maestra di disorganizzazione, una Nazionale improvvisata che ha tirato dieci volte nella porta avversaria, ma non in una partita, in tutte e quattro messe insieme. Praticamente il nulla. Ed è vero che il nostro campionato offre poco quanto ad alternative e presunti fenomeni, ma è altrettanto vero che non siamo così impresentabili come invece ha detto Euro 2024, talmente impresentabili che abbiamo fatto più bella figura all’ultimo Mondiale, quello in Qatar. “Ma come, laggiù nel deserto non c’eravamo neanche”. Appunto. A settimana prossima".
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