Dalle colonne di Libero, Fabrizio Biasin elogia la grande prestazione di Denzel Dumfries contro gli Usa. Il giornalista lancia poi un appello: "La bellezza (o bruttezza) del Mondiale è che ti fa fare figure da peracottaro che metà bastano. Prendete quell’iradiddio di Denzel Dumfries, esterno attuttafascia. Fino a ieri alle ore 16 la massa petulante... petulava. «È scarso, ha i piedi di ferro, non vede mai la porta, serve a nulla». Molti interisti ci andavano giù col machete: «Speriamo lo vendano in fretta!», «Ma chi ce l’ha portato!». Poi arriva l’ottavo di finale contro gli Stati Uniti - mica una partita qualsiasi - e Denzel l’olandese indossa i panni del Terminator pallonaro".
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Biasin: “Dumfries, molti interisti ci andavano giù col machete. Il senso è chiaro. Ausilio…”
"Andiamo ad elencare sommariamente. Assist per il primo gol degli olandesi, assist per il secondo, salvataggio sulla linea di porta, altro salvataggio miracoloso, gol del definitivo 3-1 agli Stati Uniti, inesauribili galoppate sulla fascia e, per concludere, una prestazione da nove in pagella. Questo non significa che costui sia improvvisamente diventato Garrincha, deve migliorare la fase difensiva e non avrà mai i piedi di Maicon, ma è indubbio che l’Inter nell’estate del 2021 abbia fatto un affare gigantesco".
"Il ds Ausilio lo voleva, lo ha corteggiato, lo ha portato a Milano. Ecco, Denzel Dumfries rientra nello striminzito club dei giocatori sapientemente pescati dal nostro calcio malatissimo, quelli che arrivano da semi sconosciuti e moltiplicano il loro valore, il mini-club dei Kvaratskhelia e dei Kim, dei Theo Hernandez e dei Leao, di altri che forse ci sono ma al momento non ci vengono in mente. Il senso resta chiaro: teniamoceli stretti finché possiamo, perché prima o poi arriverà lo sceicco di turno a portarceli via e dopo aver detto «questo qui non vale nulla», ci ritroveremo a sputazzare veleno a fiotti: «Maledetti o voi infami che ce l’avete venduto!»".
(Libero)
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