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Biasin: “Nuovo stadio? Ecco alcune magagne. Inter e Milan fanno una cosa alla vorrei ma non posso”

Il giornalista di Libero ha analizzato i contro del progetto di Inter e Milan di fare un nuovo stadio

Andrea Della Sala

E' di ieri la notizia che Inter e Milan hanno presentato il progetto di fattibilità del nuovo stadio al Comune di Milano. Un progetto molto interessante che prevede un nuovo impianto moderno. Delle note negative che questo progetto comporta ne ha parlato Fabrizio Biasin su Libero.

"Noi, in mezzo a quella che è evidentemente una grande opportunità (se non un’impellente necessità), intravediamo alcune magagne. Eccole:

1) Stadio nuovo nei pressi di San Siro significa futuro abbattimento della Scala del Calcio. E voi direte: «Se hanno buttato giù Wembley a Londra si può anche rinunciare al caro-vecchio Meazza». Vero ma, signori, questa è l’Italia e in Italia se hai costruito qualcosa di buono è meglio se ci pensi mille volte prima di far partire i bulldozer, ché pentirsi è un attimo.

2) San Siro ospiterà l’inaugurazione delle Olimpiadi 2026, questo significa che prima di quell’anno la zona destinata «allo shopping e al divertimento» sarà solo una bellissima intenzione, concretizzabile nei fatti non prima del 2029. Tradotto a spanne, significa altri 10 anni di ricavi ridotti e affitto da pagare ancora al Comune (il terreno è loro, mica di mio zio).

3) Sul pianeta Terra e probabilmente anche nelle galassie attigue, da qualche anno i club tendono a costruire il loro personalissimo stadio di proprietà secondo il seguente assunto: «Spendo parecchio nell’immediato ma sul lungo periodo non dovrò dividere i ricavi con nessuno. E i ricavi saranno tanti». Inter e Milan scelgono invece di fare una cosa alla «vorrei ma non posso», come certi bauscia che per far vedere a tutti di avere la casa al mare la comprano in multiproprietà e «a soli 12 km dalla spiaggia». Per intenderci: quando tra vent’anni tutti i più importanti club al mondo incasseranno 7 giorni su 7, 24 ore su 24, Inter e Milan dovranno dividere ogni entrata a metà (giorni di sfruttamento e conseguenti ricavi).

4) Costruire uno stadio di proprietà su un terreno altrui è abbastanza illogico per definizione, anche se ti offrono una concessione di 90 anni.

Conclusioni (forse sciocche e approssimative, ma sentite). Buttar giù San Siro ci sembra francamente una boiata, ma comprendiamo benissimo la necessità di costruire un impianto che sia più moderno e funzionale. Accettiamo quindi il compro- messo: Inter e Milan si facciano uno stadio a testa e noialtri smetteremo di rompere le balle. Come dite? Costa troppo? Ne siamo consapevoli, infatti non acquistiamo squadre di calcio".

https://www.fcinter1908.it/primo-piano/inter-tutti-i-dettagli-del-nuovo-stadio/

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