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Intervenuto nell'editoriale per Tuttomercatoweb, il giornalista Fabrizio Biasinha voluto analizzare la sfida tra Inter e Shakhtar:
"L’Inter oggi gioca una partita che tu dici “la stagione è appena iniziata” e, invece, è gara importantissima. In ballo in Ucraina c’è un bel fettone di qualificazione agli ottavi di Champions, pensa te. I nerazzurri ci arrivano dopo il buon 0-2 di sabato a Genova. Per carità, la partita non è stata straordinariamente bella, ma di questi tempi tocca accontentarsi, ché anche ad altissimo livello non esistono corazzate".
CERTEZZE - "Son due le certezze di Conte e si chiamano Lukakue Barella. Anche in questo caso è inutile spiegare perché. Ma in codesto mondo affamato di clic a nessuno fotte delle certezze, ci si ciba di cattiverie. E, allora, tutti si fissano su Eriksen che, è vero, non ha giocato una partita da nove, ma neppure da cinque in pagella (abbiate fede, Conte lo riproporrà); e si fissano pure su Lautaro che ha preso la panchina a pedate ed “è nervoso”. Il ragazzo ci ha tenuto a precisare che non ce l’ha con nessuno se non con se stesso. Bene così, sarebbe stato decisamente più preoccupante se fosse uscito fischiettando “quel mazzolin di fiori”. Menzione speciale per Darmian, arrivato con ben zero tifosi pronto ad accoglierlo e la nomea della zavorra: ha giocato, si è sbattuto, ha fatto bene sia a destra che a sinistra. Son solo due partite ma… bravo davvero".
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