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Biasin: “Fra WM e Kovacic ne rimarrà  soltanto uno. La necessità  sul mercato…”

Fabrizio Biasin ha fotografato il momento dell’Inter nel suo editoriale per Tmw ed ha spiegato le probabili mosse che Erick Thohir effettuerà nei prossimi mesi: “”Non so se ridere o piangere”, ripete Et. Ma la risposta la...

Daniele Vitiello

Fabrizio Biasin ha fotografato il momento dell'Inter nel suo editoriale per Tmw ed ha spiegato le probabili mosse che Erick Thohir effettuerà nei prossimi mesi: ""Non so se ridere o piangere", ripete Et. Ma la risposta la sa già: c'è da piangere. Non sarà lui a farlo. A meno che non arrivi la benedetta qualificazione all'Europa League a salvare la capra del patron e i cavoli dell'allenatore. Perché la frase "Mazzarri sarà l'allenatore della prossima stagione" ha lo stesso valore di "Strama, stai sereno" di un anno fa. Trattasi in definitiva di una piccola bugia, anche perché a Walter non basterà il sesto posto (quello che costringe ai preliminari della coppetta) causa impegni internazionali già presi da Erick.In caso di fallimento l'esonero sarà quasi scontato, soprattutto perché Mazzarri, tra una bottiglietta azzannata e un "Walter Mazzarri Post Gara Show", non sembra avere propriamente in mano lo spogliatoio. Sfortuna, momento negativo, vortice di sfiga, suicidio di massa, invasione di cavallette: le scuse sono tante, molto poche quelle credibili. La faccenda in definitiva è sempre la stessa: Erick in attesa di vedere come andrà a finire "l'anno zero", ha già fatto i suoi bei sondaggi all'estero (il nome del papabile - se mai accetterà - non lo ripeto perché vi ammorbo ormai da due mesi).Al contrario, certe scelte a livello di "giocatori da liquidare" sembrano già state prese. I 250 milioni in arrivo dalle banche serviranno per subentrare alle garanzie di Massimo Moratti (170 milioni) e mettere qualche soldino da parte, ma non aspettatevi grandi spese. Venti milioni sono già stati spesi per Hernanes, poco meno di 40 se ne andranno per il rosso del prossimo bilancio. Il sogno impossibile rimane Dzeko, ma è, appunto, impossibile. La necessita riguarda un centrocampista (Obi Mikel più di Javi Garcia oltre a Nilton, quasi fatto), ma per puntare ai grandi colpi bisognerà fare indicibili sacrifici. Handanovic partirà solo in caso di offertona da leccarsi i baffi, Guarin è tornato a vacillare dopo la "sceneggiata Vucinic" dello scorso gennaio. Tutto da capire invece il destino di Kovacic: l'allenatore non lo vede, il patron invece lo considera il giocatore simbolo del suo progetto gggiovane (con tre G). Tra Walter e Mateo, ne resterà soltanto uno".