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Biasin: “Handanovic, niente rosso per due motivi. Var? Una boiata. Scudetto, è evidente…”

Alessandro De Felice

L'editoriale di Fabrizio Biasin con l'analisi dell'episodio Handanovic-Defrel e l'accesa lotta scudetto con tante pretendenti

Nel consueto appuntamento con l'editoriale su TuttoMercatoWeb, il giornalista di Libero Fabrizio Biasin ha parlato dell'episodio molto discusso capitato durante Sassuolo-Inter:

"Son giorni che parliamo di Handanovic e dell’espulsione scampata in Sassuolo-Inter. Partiamo da un presupposto: per lo scrivente, al netto di tutto, il rosso sarebbe stata la scelta più corretta. Non è arrivato per due motivi: la scaltrezza del portiere (oh, in qualche modo è stato bravissimo). L’incapacità degli arbitri di arrendersi alla tecnologia. L’attuale protocollo var è una boiata. Secondo quest’ultimo, coloro che hanno a disposizione le immagini possono “sorpassare” il fischietto di campo solo e soltanto se quello ha combinato una cazzata colossale. Se, invece, la cazzata è minima, allora non si può fare nulla. Cioè, resta una cazzata, ma non si può correggere. E questo per tutelare l’autonomia di lor signori i fischietti. Capite il cortocircuito? Per chi comanda è meglio un errore non clamoroso di una scelta “giusta” e che però deve passare dalla correzione della tecnologia. Sapete come si chiama questa? Arroganza".

Il giornalista di fede nerazzurra ha parlato anche della lotta scudetto con tante squadre in corsa:

"Diamo infine credito ad alcuni titoli e considerazioni lette qua e là in queste ore e facciamo il punto sulle pretendenti al titolo, dopo solo sette giornate: “7 su 7, Napoli da scudetto!”. “Milan maturo: è da scudetto!”. “L’Inter è ancora favorita per lo scudetto”. “Scudetto? Attenzione a escludere la Roma…”. “La Juve è tornata allegriana! Occhio”. Varie ed eventuali. È evidente che quest’anno verranno assegnati dai 3 ai 5 scudetti. Minimo".