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Si continua a parlare sui giornali e nei salotti televisivi di quanto accaduto in Inter-Milan tra RomeluLukaku e Zlatan Ibrahimovic. Anche Fabrizio Biasin, nel suo editoriale per TMW, ha detto la sua sulla questione: "Della faccenda Ibra-Lukaku avete sentito e letto ogni cosa e ogni cosa è rispettabile. Ecco, non è vero. Noialtri pensiamo che qualunque opinione che non sia “ma siete pazzi?” non abbia alcun senso. La lite tra due calciatori poteva e doveva finire sul campo, magari con un doppio cartellino rosso, al limite con una squalifica di un paio di giornate e, invece, si è trasformata in un caso mondiale in nome del moralismo più sfrenato, tipico dei nostri tempi.
La federazione ha aperto un’inchiesta per andare a fondo e capire… Già, capire che cosa? Che i due si sono mandati affanculo? Lo abbiamo visto. Che la cosa sarebbe finita lì se a Palazzo non avessero deciso di “andare a fondo”?
Prendete la questione “razzismo”: nessuno degli interessati ha parlato di razzismo fino a quando i “non interessati” hanno iniziato bombardare: “C’è razzismo?”, “andiamo a fondo sulla questione razzismo”, “forse c’è del razzismo”. Per intenderci, sembra quasi che si voglia trovare a tutti i costi un appiglio per non archiviare una baruffa che – brutta quanto volete – poteva finire con un “vedete di non fare più i cazzoni”. E invece no, eccola lì, l’inchiesta: trasformerà una lite tra colossi in una questione tragicomica di portata mondiale".
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