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Biasin: “Se l’Inter vuole vincere ancora, deve augurarsi questa cosa su tutte”

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L'analisi del giornalista: "L'Inter, banalmente, non è una squadra perfetta e se non sei perfetto te la puoi cavare solo con l'applicazione"

Marco Astori

Tra le pagine dell'edizione odierna di Libero, Fabrizio Biasin, giornalista, ha commentato così la sconfitta di ieri dell'Inter a San Siro ai danni del Sassuolo: "Rapido elenco di problemi osservati ieri in casa Inter: il portiere sloveno (Handanovic) non para, l'attaccante argentino (Lautaro) non segna, quello cileno (Sanchez) neppure, il sostituto tattico (Barella) dell'insostituibile (Brozovic) non è a suo agio, il centrocampista che non gioca mai (Gagliardini) ti fa capire perché non gioca mai, tutti gli altri sono in giornata fisicamente e tecnicamente imbarazzante. Fine dei problemi. Ecco, in queste condizioni puoi perdere anche contro l'oratorio Don Mazzi, figurati contro il Sassuolo dell'ottimo Dionisi.

Questi qui, gli emiliani, in questa stagione hanno già battuto la Juve a Torino e il Milan a San Siro e tu (e qui tiriamo in ballo Inzaghi) dovevi immaginarti che non sarebbe stata una passeggiata. L'Inter no, non l'ha immaginato, ed è quello che ci viene da pensare dopo aver assistito ai primi 25' di gioco, quelli in cui gli ospiti non solo hanno segnato, ma hanno fatto il bello e cattivo tempo. I nerazzurri, reduci dalle fatiche di Champions, sono parsi stravolti ma, soprattutto, supponenti. Una cosa del tipo «ok, siamo i Campioni d'Italia, in qualche modo ci riprendiamo la vetta». Neanche per idea.

L'Inter, banalmente, non è una squadra perfetta e se non sei perfetto te la puoi cavare solo con l'applicazione. Ieri, l'applicazione, si è vista solo quando ormai era troppo tardi. Se questa squadra intende bissare il trionfo dell'anno passato deve augurarsi tante cose, ma soprattutto una: che Brozovic non salti mezza partita. E questo perché è fortissimo lui (detta i tempi, dà sicurezza, mette la colla alla fase difensiva, olia quella offensiva), ma soprattutto perché l'Inter non dispone di un sostituto che gli assomigli neppure alla lontana. No Brozo, no party", conclude Biasin. 

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