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Nel corso del suo editoriale per TuttoMercatoWeb (qui la prima parte), il noto giornalista Fabrizio Biasin ha parlato del tanto vociferato cambio sulla panchina dell'Inter e delle motivazioni di questo momento critico: "Qualcuno parla di strategici "cambi in corsa", di Spalletti da mandare a casa perché non capisce nulla. In autunno lo dicevano anche di Gattuso, l’allenatore del Milan. Dicevano che era "inadatto", bravo solo a trasmettere la grinta, anche per lui come per Spalletti si parlava di "ombra di Conte". Beh, sapete cosa ha fatto? Se n’è fregato, ma non a parole, sul serio. Ha continuato a lavorare e a mettere la squadra davanti a tutto, così come i suoi ragazzi (Higuain a parte) hanno messo il Milan prima dei rispettivi interessi personali. All’Inter questa cosa ancora non c’è: la rosa dei nerazzurri è potenzialmente molto competitiva (manca certamente un centrocampista dai piedi buoni, per carità, e pure qualcosa d'altro), ma i giocatori chi la compongono pensano più al proprio interesse che a quello del gruppo. Glielo leggi negli occhi, trovi conferma nei fatti. E con la testa divisa a metà la cosa più probabile che possa accadere è che tu vada a sbattere contro chiunque, persino contro un cazzuto (onore a lui) Federico Santander: barba selvaggia, sguardo fiero e tanto, tantissimo amor proprio".
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