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Nel suo editoriale per TMW, Fabrizio Biasin ha parlato del momento dell'Inter: "La gara a trovare responsabili è legittima e doverosa, ma francamente lascia il tempo che trova. Ognuno ha la sua soluzione al disastro (“via Pioli, Ausilio, Zanetti, cinesi, Icardi, anzi tutti che facciamo prima”), ma la certezza è solo una: quello che si è visto a Genova ha generato imbarazzo in ogni tifoso nerazzurro e “l’imbarazzo” – converrete – va oltre i risultati e le classifiche.
Poi certo, è il caso di capire “cosa accadrà”. Pioli dopo un inizio stra-promettente, i cori della curva, gli apprezzamenti di molti (sicuramente di chi scrive) ha perso il filo e tutta la matassa. È il tecnico il primo responsabile? Funziona sempre così, ma come si suole dire “estrarre sangue dalle rape” è cosa complicata. I giocatori dell’Inter, la gran parte, in questo senso sono rape: assenti, demotivati, menefreghisti del genere “è colpa mia ma anche degli altri e quindi alla peggio divideremo i vaffanculo”. Lo chiamano “amor proprio”, “carisma”, “incazzatura bestiale di chi prova a reagire al momento negativo”. Tutte espressioni che si scontrano con un dato di fatto: a parole son tutti bravi a dire “reagiremo”, ma i fatti certificano che va sempre peggio. A fine stagione cambierà il tecnico (Conte, vittorioso ieri, scioglierà le riserve dopo aver ufficialmente messo in tasca la Premier e – soprattutto – dopo aver chiarito il futuro con Abramovic), andranno via molti giocatori e si proverà a ripartire da “uomini” prima ancora che “calciatori”, perché solo con quelli si può provare a costruire qualcosa di concreto".
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