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Attraverso il suo editoriale per TMW, Fabrizio Biasin è tornato sullo stato d'animo di buona parte dell'ambiente nerazzurro dopo la partita di domenica sera: "Dal triplice fischio di Sassuolo-Inter 1-0 (ma anche durante la partita) è partito il processo esattamente opposto a quello di beatificazione che per due mesi ci aveva portato a parlar bene di tutti: giocatori, dirigenti e proprietà. Sono bastati 90 minuti (orrendi, per carità!) a trasformare totalmente i giudizi e, allora, "la società ha sbagliato il mercato", "Spalletti non andava rinnovato", "i giocatori sono mediocri", "Nainggolan è una fregatura rifilata dalla Roma", "andavano presi quelli che non sono stati presi e venduti quelli che non sono stati venduti", "non possono non portare a Milano Modric, l'avevano promesso" (?), fino al grande classico: "I cinesi se ne fottono". Questa incapacità di misurare i giudizi è assolutamente normale fino a quando si parla di sostenitori, ma da qualche tempo è diventata tipica anche di gran parte dei media, a caccia di clic "facili" e, quindi, decisi a offrire "petali di rosa" se percepiscono che il popolo reclama i petali di rosa, oppure "sangue" se percepiscono che il popolo reclama il sangue. Un modo di fare francamente stucchevole al quale, per fortuna (o purtroppo), ci stiamo piano piano abituando".
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