ultimora

Biasin: “La vittoria col Real non risolve annosi dilemmi. Thohir e il mercato…”

Daniele Vitiello

Fabrizio Biasin, collega di Libero, ha riassunto la situazione attuale dell’Inter nel suo editoriale per Tmw: “Mazzarri batte il Real delle riserve e si presenta bello tronfio in sala stampa. Ci si augura che il toscanaccio ben sappia...

Fabrizio Biasin, collega di Libero, ha riassunto la situazione attuale dell'Inter nel suo editoriale per Tmw: "Mazzarri batte il Real delle riserve e si presenta bello tronfio in sala stampa. Ci si augura che il toscanaccio ben sappia che il suo è un trionfo assimilabile a quello del "nerd" che al party americano si fa la biondona tettuta solo in quanto sbronza fradicia. Poi va dagli amici: "Mi son fatto la tettuta". Loro: "Ma era svenuta, aveva anche la flebo". Lui: "Oh, sia chiaro, fa lo stesso curriculum". Ecco, confidiamo nel fatto che Mazzarri sappia che non è il caso di celebrare troppo una vittoria che resta prestigiosa ma non basta per risolvere annosi dilemmi. Il primo: il tecnico ha intenzione di sperimentare la difesa a quattro come da richiesta presidenziale o saluti e baci? La sensazione è che Walter sia ancorato alla difesa a tre a prescindere, viceversa speriamo di vedere novità strategiche in una delle prossime succulente amichevoli e non a campionato avviato: sarebbe un suicidio. Il secondo: di cosa hanno discusso i capoccioni dei nerazzurri (Bolingbroke, Williamson, Ausilio, la nuova direttrice marketing...), radunati per dieci ore ieri a Washington per gli Stati Generali? Di mercato o solo di alta finanza? Cercavano il topplayer? La squadra siffatta è incompleta, Thohir fa quel che può ma per i primi tre posti serve altro: Osvaldo è vicino, probabilmente arriverà un esterno offensivo (torna calda la pista Biabiany), Icardi non si muoverà. Totale: l'ottimismo è giustificato, ma solo se paragonato ai problemi dei vicini di Naviglio. Trionfa in effetti la logica del "noi siamo meno peggio degli altri" e non quella "noi vogliamo essere i migliori", solo che perseguendo questo assunto tocca sempre appellarsi al famoso "miracolo sportivo".