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Esteban «Cuchu» Cambiasso ha fatto una puttanata senza attenuanti. Ci sono due tipologie di persone: 1) Quelle che si rendono conto di aver fatto la puttanata. 2) Quelle che non si rendono conto e, anzi, cercano scuse tipo «il prato di San Siro era particolarmente scivoloso e comunque non è colpa mia se quel frugoletto di Giovinco non si è levato dalle scatole in tempo».
Esteban «Cuchu» Cambiasso fa decisamente parte della prima specie. Entra in scivolata assassina su Giovinco e nello stesso esatto momento si mortifica, diventa paonazzo, non sa che fare, chiede scusa a destra e a manca. Il primo a caprilo è Antonio Conte, che lo perdona neanche fosse il buon Dio. Il secondo a capirlo è il giudice Tosel, persona evidentementedotata di senno.
Se parlassimo di giustizia ordinaria e non di giustizia sportiva, potremmo dire che Cambiasso era praticamente incensurato.Di più, era quasi un santo (277 partite senza cartellini rossi, per un centrocampista significano correttezza esemplare). Ora, è evidente che una giornata di stop è niente rispetto al fallo da macellaio compiuto dall’argentino, ma è vero anche che lo stessoargentino poteva giocarsi una «condizionale» guadagnata sul campo.
Il resto è puro caso: Giovinco fortunatamente non si è fatto quasi nulla e ieri si è allenato a Monaco di Baviera. Si fosse infortunato seriamente, neanche il clemente Tosel avrebbe potuto evitare a Cambiasso una squalifica con i fiocchi. Evidentemente anche nell’alto dei cieli conoscono il curriculum del «Cuchu».
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