- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Nel consueto editoriale per Tuttomercatoweb, Fabrizio Biasin - caposervizio Sport per Libero - analizza l'attuale momento in casa nerazzurra: "Infine l'Inter dei cambiamenti fuori e dentro al campo. Branca ha salutato, Ausilio ha preso il suo posto e dovrebbe conservarlo anche la prossima stagione. Sabatini? Baldini? Leonardo? Leonardi? Marino? Qui, Quo, Qua? Troppi nomi associati al nerazzurro significano che nessuno al momento è in vantaggio sugli altri. E forse non lo sarà mai. Di sicuro sappiamo che qualcosa sta accadendo tra Thohir e Moratti. O meglio, tra Moratti e Thohir. Il vecchio presidente non ha preso benissimo la civilissima contestazione dei tifosi mezzo striscioni. Lo strappo tra vecchia e nuova proprietà si sta ampliando ed è tutto nelle parole del sciur Massimo: "Thohir deve essere più presente e deve affidarsi solo alle persone delle quali ha il 100% della fiducia". Come dire: io c'ero sempre, tu? E poi, sulla contestazione: "Anche nel periodo di Calciopoli non si sono schierati mai apertamente dalla mia parte. Non mi meraviglio che abbiano una sensibilità diversa, ma li rispetto lo stesso". Quando si dice "parole come macigni".
In campo invece si chiede a Mazzarri di avere più coraggio. Contro il Sassuolo il match è stato in bilico fino al 90' nonostante le zero conclusioni indirizzate verso la porta di Handanovic. Al tecnico dell'Inter si chiede di trovare il coraggio che distingue i tecnici bravi, da quelli eccellenti. Dopo l'1-0, per intenderci, era il caso di "uccidere" la partita piuttosto che "controllarla". A Mazzarri non si chiede di copiare lo schema Seedorf che contempla il portiere solo perché il regolamento lo impone, ma neanche il modulo assai provinciale del "dopo l'1-0 stringiamo le chiappe che se tutto va bene la portiamo a casa". Icardi, per dire, a 20 anni avrà il curioso vizio di trombare come riccio delle foreste, ma in fondo non ha fatto male a nessuno. O no?"
© RIPRODUZIONE RISERVATA